Il Capodanno Cinese

Il Capodanno Cinese o Festa di Primavera è una delle festività principali della tradizione cinese e segna l’inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese. La celebrazione del Capodanno non si limita alla Cina, ma include molti paese dell’Estremo Oriente (dalla Korea al Vietnam).
La festività dura 15 giorni in concomitanza della seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. Essendo il calendario cinese lunisolare, l’inizio di ogni mese è segnato da ogni novilunio, una caratteristica che rende il Capodanno un evento che può avvenire in una data tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.
L’origine della Festa di Primavera viene fatta risalire ad una antica leggenda, secondo la quale nei tempi antichi vivesse in Cina un mostro chiamato Nian che viveva negli abissi marini o sulle montagne. Nella mitologia cinese, il Nian sarebbe stato solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi, a Primavera, per predare esseri umani; in particolare i bambini. L’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo, sempre secondo la leggenda, ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l’anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d’artificio, battendo tamburi, piatti, ciotole e utilizzando una quantità massiccia di colore rosso.
Dalla leggenda del Nian è nata la Danza del Leone cinese che secondo la tradizione era un modo creativo pensato dal popolo per allontanare la creatura.
Nei giorni che precedono il Capodanno è solito dedicarsi a una radicale pulizia della casa, un gesto di valore simbolico e scaramantico che allontanerebbe la sfortuna e i gli avvenimenti negativi passati per aprire la strada a un nuovo anno di buoni auspici. “Pulire via lo sporco al nianerba” è un detto popolare del Canton che si riferisce al 28 giorno del 12 mese ( il nianerba).
In molte regioni della Cina è pratica comune addobbare la casa con nastri e ninnoli di colore rosso o riverniciare le pareti con una vernice della stessa tonalità.

TRADIZIONE E RITI

La vigilia del Capodanno i parenti più stretti si ritrovano -generalmente a casa della persona più anziana- davanti ad una tavola riccamente imbandita simile per portate al veglione della tradizione occidentale. Si consumano principalmente piatti a base di pollo e pesce.

Il primo giorno del nuovo anno è dedicato all’accoglienza ed al benvenuto delle divinità benigne del Cielo e della Terra e alla visita dei parenti, in particolare dei genitori e dei nonni. Tipica di questa giornata è la sfilata allegorica detta danza del leone, con un enorme manichino rappresentante appunto un leone portato in giro per le strade cittadine. Sebbene simile alla Danza del Drago, si distingue da questa per il significato diverso. Mentre la Danza del Drago evoca e attira i benigni draghi cinesi, la Danza del Leone funge da esorcismo per le entità malevole, riallacciandosi al mito del mostro Nian. Durate la sera sono tradizionali gli eventi con fuochi artificiali ed esplosivi rumorosi.
Specialmente tra i buddisti, in molte zone della Cina ci si astiene dal mangiare carne. Inoltre il cibo consumato è spesso cotto nei giorni precedenti, poiché l’accendere fuochi il primo giorno del capodanno cinese non porta fortuna.

Nel secondo giorno è caratteristica la visita delle donne sposate ai loro genitori, avvenimento molto importante dal momento che nella tradizione cinese le donne sposate incontrano i propri genitori di rado.
Si onorano anche i defunti con preghiere e accendendo incensi e candele.

Il terzo ed il quarto giorno del nuovo anno si trascorre solitamente a casa, evitando di fare visita o di incontrare parenti e amici. Usanza scaramantica in quanto è credenza comune che i litigi siano più facili in questi giorni. Questi giorni sono anche dedicati alla commemorazione dei defunti.

Il quinto giorno è considerato la data di nascita del Dio cinese del denaro e della ricchezza;
Si consumamo nel festeggiamento i ravioli Jiaozi.

Il settimo giorno si celebra il renri, il giorno della creazione dell’uomo, una sorta di festa collettiva che si è soliti festeggiare mangiando in compagnia il piatto tipico dello Yusheng, una specie di insalata di pesce crudo.

Nel nono giorno viene celebrato il culto dell’imperatore di Giada, re del Cielo nel canone taoista, a cui sono dedicate delle preghiere.
Il quindicesimo giorno, è il giorno del Yuánxiāo jié con cui si conclude il Capodanno. E’ in questo giorno che ricorre la famosa Festa delle Lanterne durante la quale le famiglie escono per le vie cittadine con in mano lanterne accese e colorate. Al fine di guidare gli spiriti benigni, vengono accese fuori alle abitazioni delle candele. Un piatto tipico di questo ultimo giorno che conclude le festività è il Tangyuan, un dolce di riso.

La Cina è la patria della pirotecnica e l’utilizzo dei fuochi d’artificio durante il Capodanno sono un simbolo della festività. L’esplosione di colori e suoni hanno la funzione di scacciare gli spiriti maligni. Una volta costituiti da canne cave di bambù riempite di polvere da sparo, oggi i fuochi d’artificio consistono in moderni razzi e candelotti esplosivi, spesso utilizzati in modo indiscriminato e quindi pericolosi, ma, grazie ad attenti provvedimenti legislativi si presta molta più attenzione e si tende a dissuadere i singoli a utilizzare in modo inappropriato i fuochi. Lo scambio di buste rosse contenenti denaro è una tipica usanza del Capodanno. Per tradizione, il numero di monete contenuto nelle buste deve essere essere sempre pari, in quanto i numeri dispari sono legati con il denaro che si dona ai funerali, Inoltre durante il capodanno si evita di donare una somma pari o multipla del 4, numero legato al significato di morte e quindi di cattivo auspicio, fatta eccezione per l’8 che è portatore di fortuna.
Di solito le buste rosse sono regalate dalle coppie sposate ai genitori o ai bambini.
Durante il Capodanno è abitudine decorare la casa con fiocchi e nastri rossi oppure esponendo in casa e sulla facciata posteriore delle porte dei motti porta fortuna, dipinti su carta e tela.
Molti sono soliti adornare le case anche con piccoli ninnoli; i più comuni sono oggetti raffiguranti pesci, come il Koi (una specie di carpa) che, considerato auspicio di buona fortuna in vari paesi asiatici, appare in molti disegni e piccoli oggetti. E’ tipica anche l’esposizione di lingotti d’oro o argento simboli di ricchezza o di piccoli origami.
A Capodanno non mancano inoltre i fiori in particolare boccioli di pruno asiatico (fortuna), narciso, (prosperità), crisantemo (longevità), girasole, e benaugurante per il nuovo anno, bambù e fiori e frutti di fortunella

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